La predisposizione manuale dell’architettura di rete, dei suoi nodi e dei suoi server è un procedimento che consuma risorse e tempo con proporzionalità esponenziale rispetto alla complessità del sistema. Occorre dunque che le macchine provvedano ad sostituirsi alla configurazione manuale delle reti, mediante la virtualizzazione.

Le macchine virtuali consentono la coerenza operativa tra le distribuzioni locali, la totale scalabilità e una elevata sicurezza, il tutto con un risparmio massivo di tempi, energie umane e costi.

L’organizzazione del sistema basata su macchine virtuali e stack tecnologici consente di replicare e sincronizzare i file tra ambienti cloud e locali, distribuire ed eseguire applicazioni aziendali, migrare in maniera veloce e sicura dati ed interi sistemi, ottimizzare e coordinare le procedure di analisi, controllo e sicurezza, personalizzare il sistema a costi contenuti, sfruttare la scalabilità per far crescere il proprio sistema senza doverlo progettare nuovamente dalle fondamenta.

Oggi, infatti, l’obiettivo di chiunque gestisca un sistema di un qualche momento, è la connessione e l’integrazione dei dati che vengono raccolti, elaborati e archiviati da programmi disparati, su strutture diverse e lontane, in ambienti differenti, in ossequio a procedimenti e impostazioni decise magari da persone diverse in tempi diversi.

Il nuovo passo è l’impostazione di un sistema in grado di ricondurre a coerenza tutto questo, consolidare i dati, eliminare le ridondanze, correggere gli errori, emendare le contraddizioni, proteggere tutto e porlo in grado di funzionare perfettamente già nella sua dimensione minima ma anche di crescere, come un grande diorama costruito con i mattoncini del Lego®, fino a dimensioni grandiose, senza la necessità di smantellare il pregresso e ricostruire tutto daccapo.